Un soffio di vento, un alito,
su increspate onde scivola uno stanco volto,
tremanti dita hanno invano atteso nelle ore
quel refolo di brezza a liberare fragile corpo
col pensiero nei silenzi a rimuovere il rivolto
posto sui binari d’una immobile vita.
Fragilità d'indole, un respiro
su carezze perdute nel tempo... inciso
sul ciglio d’una impervia strada
per lo sperdersi in una lontana isola
s’una indebolita anima, infiacchito viso
con salate gocce a saltellare... sola.
Tremulo richiamo si dissolve nell’aria
con afona voce è di quell’attimo l’assorbire,
mesta prosegue per quella tortuosa via
tra i lembi d’una esistenza... il tolto,
celata sulle nuda pelle così risvolta
con la rugiada del mattino che vuol fuggire.
L’essere donna, sbriciolato momento vissuto
con debolezze che avvolgono il cuore
scorre senza volere, colore smunto
di quel passo a lenire lo smarrito fiore.
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